Investimenti: I grandi assenti?

Di recente sono stato ad un convegno sull’economia, in realtà ho partecipato a diverse iniziative come queste negli ultimi 2-3 anni, il formato è abbastanza standard: Bella location, chiaramente un professore di economia, meglio se ha lavorato come consulente o presidente presso qualche grande realtà , tanti imprenditori e quando va bene un ricco aperitivo.

Le solite battute del tipo: in 3 economisti ci sono almeno 4 pareri differenti, oppure gli economisti si guardano bene dal fare previsioni.

Senza mostrare n-mila grafici o indici comprensibili solo agli addetti ai lavori, la sostanza si potrebbe riassumere in due punti:

1- in Europa, e in particolare in Italia mancano gli investimenti, e questo è il grande problema

2- I modelli matematici sino a ieri utilizzati per fare previsioni sull’economia non funzionano più, a causa di una maggiore complessità o maggiori variabili in gioco, o i matematici che non fanno bene il loro lavoro o gli economisti che non usano bene i modelli, il problema è che non ci becca più nessuno con le previsioni, probabilmente è più facile tirare ad indovinare

Sul secondo punto eviterei di andare oltre, c’è sicuramente un problema, ma poco rilevante o non troppo per quanto riguarda la cura, anche se possono essere causa di creazione di problemi, in quanto una previsione di crescita eccessiva aumenta le aspettative degli investitori e quando queste non sono confermate possono causare qualche squilibrio.

La cosa che invece mi ha incuriosito è il problema degli investimenti, che sembra tutti concordino siano il grande problema per la crescita.

investimenti assenti

In evidenza un grafico dell’ISTAT che evidenzia quanto affermato, e a sentire gli economisti il problema della crescita sono imputabili all’assenza di investimenti.

Gli imprenditori non investono per gli stessi motivi che spingono i risparmiatori a non spendere: incertezze, pessimismo, poca propensione al rischio probabilmente perché stiamo diventando una generazione vecchia, difficoltà a guadagnare i soldi, troppe tasse e burocrazia, insomma la lista dei colpevoli è lunga.

Personalmente se dovessi dire il mio parere personale, basato sulla mia esperienza di piccolo startupper vedo serie difficoltà oggettive soprattutto sulle PMI, e quanto più piccole sono le aziende tanto maggiore è la sofferenza e le difficoltà. Quindi tenendo conto che il nostro tessuto economico è basato per il 90% su piccole e piccolissime imprese, la sofferenza di questi attori giustifica la crisi che stiamo vivendo.

Ma perché le PMI soffrono? Soffrono perché non c’è mercato interno, i più vecchi raccontano di un Eden che si chiamavano anni 60 o anni 80 in cui tutto era possibile, e oggi il mondo è cambiato, e nonostante quello che si dice se vi va in brianza a parlare con il piccolo imprenditore ti dice senza mezzi termini “in Italia è finita”.

Personalmente se vado dalle aziende e cerco di vendere innovazione , 1 su 10 non mi apre nemmeno la porta. Mentre 9 aziende su 10 sono quelle che poi trovi ai convegni a parlare di Industria 4.0 e innovazione, o paradossalmente sono quelli che cercano di vendere innovazione ma non la usano.

Se vai a casa di tanti imprenditori vedi ancora la villa , la macchina da 100K ma gli occhi spenti e l’angoscia per il futuro. Vogliamo scordarci dei tanti suicidi e persone morte per depressione di questi anni? Tutti noi abbiamo qualcuno di caro da ricordare o anche solo un conoscente.

Quindi se è vero che per crescere bisogna investire ma manca la propensione al rischio , il coraggio e anche i soldi, l’unico modo possibile che vedo è quello di unire le forze.

Ho visto e partecipato in alcune reti di imprese , purtroppo non basta mettersi dentro lo stesso ufficio o condividere alcune spese e poi tutta diventa facile. Per funzionare io credo bisogna avere la stessa visione e un unico sogno imprenditoriale.

So che questa chiamata alle armi non servirà probabilmente a molto, ma chiedere e proporre non costa nulla, quindi la mia idea è di far si che:

1- 100 aziende che hanno un proprio prodotto proprietario si presentino con un unico brand – non so: “gli artigiani di Italia?”  , un nome che vi piace.

2- Investire per i prossimi 5 anni almeno 5.000,00 Euro/ciascuno, sono circa 500.000,00 Euro/anno in 5 anni sono circa 2.5 Ml Euro, non capitali enormi ma sufficienti a muoversi sul mercato

3- Avere oltre al comune brand un comune piano di crescita a livello Europeo e globale, usando i portali di e-commerce, social, advertising online e tutta la potenza delle tecnologie digitali per concretizzare la lead-generation

4- Un ufficio marketing e commerciale comune che aggreghi le offerte e faccia da interlocutore sul mercato, una sorta di ufficio acquisti condiviso, che guadagna sulle vendite (es. 3% sul fatturato) in modo tale da poter vivere di vita propria dopo i primi 5 anni

5- Partecipare alle principali fiere di settore internazionali, far conoscere al mondo il meglio che c’è del made in Italy

L’idea ti piace? Candidati come una delle 100 aziende che vogliono aderire a questo programma, mandando la tua candidatura al seguente indirizzo email: IoCiSto@Easycloud.it con la descrizione del tuo prodotto e i tuoi riferimenti.

Grazie mille!

 

 

 

Cloud, IoT, Big Data – cosa sono e cosa cambia per le PMI?

Mediamente ogni 3-5 anni il mercato ICT e delle TLC si rinnova e pone nuovi argomenti e bisogni che  il CIO deve gestire. Per le PMI questo argomento è più complesso da gestire in quanto non avendo tipicamente un responsabile IT qualificato ricade sull’imprenditore, sul figlio o sul commercialista la gestione dell’IT.

Il problema vero è che un tempo parlare di ICT e TLC voleva dire avere qualche computer, un gestionale, qualche linea telefonica e al più un sito web.

Oggi il mondo diventa sempre più complesso, globale, veloce, e solo per essere sul mercato è necessario dotarsi di tecnologie innovative e complesse. La complessità può essere gestita e semplificata grazie al “CLOUD” in quanto la possibilità di non avere tutto necessariamente in casa, di non dover conoscere tutto quello che c’è dietro una tecnologia ma banalmente focalizzarsi sulla “user-experience” e sul budget di cui si necessità per ottenere benefici di business è la vera grande opportunità che purtroppo ancora molte aziende non hanno saputo cogliere.

Ma quindi Cloud cosa è? Quello che dico sempre quando telefono ad un nuovo cliente spiego che la percezione della realtà che abbiamo, le nozioni e le informazioni derivano per buona parte dalla pubblicità dei Big.  Quindi alla parola Cloud tutti pensiamo ad Amazon, Google o Microsoft altri player che spingono su un CLOUD orientato alle infrastrutture o servizi di collaborazione e erogate come commodity , con poco valore aggiunto, la differenza la fa il prezzo e la disponibilità globale. Il Cloud è sicuramente questo ma c’è un mondo dell’offerta con maggiore valore aggiunto che non ha la potenza di fuoco che hanno i grandi player, tanti servizi e soluzioni che possono risolvere i problemi di efficienza, scalabilità e di velocità e magari abilitare nuovi modelli di business (es. Uber, Airbnb e i soliti noti che oggi sono sulla cresta dell’onda).

Quindi se dovessimo semplificare in poche parole il CLOUD è la nuova piattaforma di servizio che eroga applicazioni , strumenti e infrastrutture in modo analogo ad un noleggio a lungo termine, ogni anno si paga per ciò che serve e l’azienda è sempre aggiornata e pronta ad affrontare le sfide del mercato, evitando rischi e complessità, 100% focalizzati sul proprio core business con le migliori tecnologie.

Il Cloud e Internet sono oramai diffusi ovunque, probabilmente anche grazie ai tanti dispositivi mobili che tutti noi abbiamo (notebook, Smartphone, Tablet, ..).  Quello che sta accadendo è che i fornitori di tecnologia high-tech sempre più collegano ad Internet i nuovi dispositivi, dalla Apple alla Microsoft, la Domotica, le macchine, le città intelligenti , la fabbrica 4.0  e chi più ne ha più ne metta.  Questo vuol dire che il numero di dispositivi collegati ad Internet sta aumentando in modo esponenziale e praticamente tutti è collegato ad Internet, ogni cosa è collegata con la rete e comunica, da cui il nuovo trend IoT = Internet of Things , ovvero Internet delle cose.

Quindi facciamo il punto, abbiamo Internet e Cloud che mettono tutto in comunicazione con tante belle applicazioni e servizi, ogni oggetto collegato ad Internet che comunica con la rete, con le persone e con altri oggetti, tutte queste informazioni che viaggiano in rete sono davvero tante e stanno creando davvero tanti dati, da cui l’ultimo trend “Big Data”. Quindi i Big Data di fatti sono i tanti dati, che si traducono in informazioni, disponibili sulla rete.

Tante informazioni e applicazioni disponibili ovunque e in qualunque momento; quindi una azienda che si collega in questo circuito globale ed è capace di fornire in modo selettivo e far circolare agli individui per lei rilevanti le informazioni che vuole comunicare è un grande valore aggiunto. Poter anche recepire e analizzare le informazioni che i dispositivi forniscono, anticipando i bisogni, i rischi e le opportunità. Grazie a Internet come canale di comunicazione globale, il Cloud come piattaforma di servizi, l’IoT che collega qualunque dispositivo in questo circuito, applicazioni di business che interpretano e gestiscono i big data una azienda avrà o no un elemento di differenziazione sul mercato?

Quindi se abbiamo compreso le nuove opportunità e dove il mondo sta andando dobbiamo porci la domanda, stiamo investendo e considerando l’IT nel modo corretto oppure no?

Io vedo tanti imprenditori che si lamentano e giustamente, ma se devono tagliare sull’IT è cosa buona e giusta, ma ad oggi io non ho mai visto un imprenditore o manager tagliare sull’auto o sulle vacanze … quindi trattasi di priorità, oggi l’IT non è considerato una priorità e per problemi culturali e di informazioni. Ricordiamo cosa ho detto prima, la grande pubblicità la fanno i BIG che portano nelle nostre case commodity , se vogliamo il valore aggiunto e l’eccellenza la dobbiamo cercare e la dobbiamo capire e riconoscere.

EasyCloud ha proprio questo come mission, aiutare le aziende a gestire il cambiamento introducendo innovazione in modo sostenibile, usando il Cloud come piattaforma globale.

EasyCloud Team